Sanihub
Crediamo in una sanità più semplice e umana. Con SaniHub portiamo servizi reali nelle case delle persone, partendo dall’ascolto.
SaniHub nasce con l’obiettivo preciso di semplificare e valorizzare la cura domiciliare, trasformandola in un’esperienza profondamente umana, accessibile ed efficace. Crediamo che l’assistenza sanitaria debba andare oltre la semplice erogazione di servizi, e per questo abbiamo creato una piattaforma unica dove famiglie, professionisti sanitari e caregiver trovano risposte concrete e personalizzate ai loro bisogni.
La nostra missione è quella di mettere la persona al centro, promuovendo un modello di assistenza che considera non solo gli aspetti clinici, ma anche quelli relazionali, emotivi e culturali. Attraverso le nostre sezioni dedicate, offriamo risorse integrate come formazione qualificata, diagnostica domiciliare, tutela assicurativa e supporto professionale continuo.
Il nostro approccio è fondato sulla fiducia, sull’ascolto e sull’autenticità delle relazioni. Ogni servizio proposto da SaniHub nasce dall’esperienza diretta sul campo, con un focus costante sulla qualità e sulla coerenza tra la nostra visione etica e le nostre azioni quotidiane.
SaniHub è più di una semplice piattaforma digitale: è un ecosistema dove salute e relazione si incontrano, generando soluzioni innovative per rispondere alle esigenze concrete delle persone.
Assistenza domiciliare con SaniHub – La visione umana di Manuel Cesa
Mi chiamo Manuel Cesa e sono un infermiere, eppure non è questo a definire la mia identità professionale. Ciò che davvero mi rappresenta è il modo in cui entro con rispetto nelle vite dei miei pazienti, restando loro accanto con le dovute conoscenze, ma anche con le consapevolezze che possono fare la differenza. Ho forgiato la mia preparazione nei reparti d’ospedale e, in seguito, nelle case abitate da persone in preda alla malattia. Dimore in cui si spera, si teme e si resiste nonostante tutto.
Per oltre un ventennio, ho camminato ai margini del dolore nei corridoi ospedalieri. Poi, tre anni fa, ho sentito che era giunta l’ora di fare un passo fuori dal perimetro sicuro dell’Istituzione. Ho quindi scelto di lasciare il mio “posto fisso” al Policlinico San Martino di Genova per un atto di coerenza. Ci sono infatti momenti in cui diventa molto importante fare delle scelte congrue con il proprio sentire e i propri obiettivi.
Nel mio caso, è accaduto dopo decenni trascorsi tra le stanze d’ospedale, ritmi scanditi dall’urgenza e dalla tecnica. Dove ci si adopera senz’altro per guarire, ma dove spesso si dimentica di vedere. Vedere la persona, non solo il paziente. Considerare in modo, a mio avviso, necessario, il suo contesto di appartenenza, la sua storia. Una fragilità che non può essere misurata solo in termini di parametri vitali.
La nascita di SaniHub, una realtà in cui la cura tocca tutti i bisogni reali
Lavorando come libero professionista sul territorio di Genova e provincia, ho scoperto così l’infinita varietà dei bisogni, delle lingue, dei gesti con cui si chiede aiuto. Seguo ormai come case manager oltre quaranta famiglie, ciascuna con un proprio universo emotivo, relazionale e culturale. Nessuna uguale alle altre, ma tutte invariabilmente legate dalla medesima urgenza: essere ascoltate e accolte nella loro realtà specifica, e non solo ricevere cure mediche.
Da questa costellazione di esperienze è germogliata SaniHub, una risposta strutturata sulla base di un’intuizione semplice: non esiste salute senza relazione, servizi di orientamento e umanità. Non bastano le prestazioni sanitarie, se manca l’informazione, la fiducia, l’accesso facilitato a soluzioni personalizzate.
SaniHub è quindi un ecosistema di cura integrata, in cui convergono assistenza domiciliare, formazione dei professionisti, prodotti assicurativi, consulenza a famiglie e caregiver, prevenzione e orientamento. Una rete che connette persone e addetti ai lavori con uno stile concreto, sobrio, umano. Un luogo in cui chi assiste non è lasciato solo, e chi soffre non è ridotto a un numero.
Le radici di un’etica precisa, orientata alla vicinanza e all’operatività
Per comprendere appieno l’origine di questa visione, bisogna viaggiare indietro nel tempo. Ben prima di Genova, dei turni ospedalieri e delle scelte manageriali. Occorre tornare a Sorbo Serpico, un piccolo paese dell’Irpinia, scosso dal terremoto del 1980.
Lì ho passato gran parte della mia infanzia, tra le mani ruvide dei miei nonni contadini, le stalle, le botti del vino fatto in casa e il silenzio della campagna. Mio nonno era un uomo d’altri tempi, che non parlava mai a vuoto. Mi ha insegnato il rispetto nelle cose semplici. Spegnere la luce svitando la lampadina. Avere un solo vestito buono per la domenica. Non entrare mai in un bar, e non perché fosse proibito, ma perché era evidentemente superfluo.
Era una persona che dimostrava ogni giorno la sua presenza attraverso i gesti, senza ricorrere a discorsi inutili. Quando la malattia – una forma di demenza – gli ha offuscato la memoria, ho iniziato a passare molto tempo con lui, seduto su una panchina, senza sapere più chi ascoltasse chi. Erano dialoghi muti, eppure pregni di senso e affetto, di vicinanza autentica. Il giorno del suo funerale, non ho versato una lacrima. E non per assenza di dolore, ma per abbondanza di gratitudine.
SaniHub è anche questo: una forma di continuità con le mie radici. In ogni servizio offerto e consulenza attivata, in ogni famiglia accompagnata, c’è un’umiltà laboriosa e una coerenza priva di clamore. Un modo sobrio di “esserci” senza scadere in formule identiche e, per questo, disumanizzanti.
Essere CEO, per me, significa custodire questo spirito e tradurlo in azione quotidiana. Vuol dire creare un’organizzazione che restituisca dignità ai professionisti, respiro a chi assiste, e risposte autentiche a chi cerca orientamento in un sistema spesso dispersivo. Si tratta quindi di un’integrazione reale tra visione e pratica, tra etica personale e struttura organizzativa. Tra ciò che ho imparato nella terra e ciò che costruisco ogni giorno nel tessuto urbano.
In un tempo in cui la sanità rischia di diventare fredda amministrazione, SaniHub vuole essere presenza discreta ma solida, capace di costruire fiducia, continuità e ascolto non mediante promesse astratte, ma azioni concrete, visibili e misurabili.
Chi sceglie SaniHub, sceglie quindi un servizio, ma anche un approccio. Una cultura della cura fondata sulla prossimità, sulla serietà e sulla verità del rapporto umano.